Sergio Fermariello (1961).
Sergio Fermariello (1961)./BAD /
La sua ricerca parte dal recupero delle memorie familiari rintracciate attraverso le foto e le immagini più significative della vita dei suoi antenati, momenti che si estendono poi ad una ricerca più approfondita degli archetipi universali nel recupero di un’inconscia memoria collettiva.
Nel 1989 avviene la svolta, vince la prima edizione del “Premio Saatchi&Saatchi per giovani artisti” tenutasi presso Palazzo delle Stelline di Milano e viene scelto per esporre presso la Galleria Lucio Amelio con la quale intraprende una lunga collaborazione. Da questo momento viene invitato a esporre in alcune gallerie con mostre personali, tra cui la Galleria Il Capricorno di Venezia (1990) e la Galerie Yvon Lambert di Parigi (1992). È anche presente in alcuni importanti appuntamenti internazionali quali la mostra Metropolis alla International Kunstausstellung di Berlino del 1991 e la mostra Les Pictographes al Musée de l’abbaye Sainte-Croix di Les Sables-d’Olonne dove Didier Ottinger lo invita ad esporre i suoi lavori accanto a dipinti di Klee, Miró, Picasso, Penck, Sanejouand. Nel 1993, ad appena 32 anni, è chiamato da Achille Bonito Oliva a partecipare alla XLV Esposizione Internazionale Biennale d’Arte Venezia con una sala personale nel Padiglione Italia all’interno della mostra “Opera Italiana-Trittici”. Per l’occasione presenta due grandi opere costituite da tre pannelli in cui sviluppa la figurazione essenziale dei Guerrieri, motivo che percorre l’intera ricerca dell’artista fin dall’89. Nel 1995 espone nella mostra Opus Alchemico alla Galleria In Arco di Torino alcuni lavori a carattere tridimensionale, a metà strada fra la pittura e la scultura che costituiscono una tappa ulteriore nell’evolversi del percorso dell’artista. Sue personali si sono tenute a Villa Olmo (Como), alla Galleria Jan Wagner di Berlino, e alla Galleria Ronchini di Terni. Tra le mostre si ricordano l’antologica tenutasi a Castel Sant’Elmo a Napoli (2004), l’installazione sulla darsena del “Pier 17” a New York (2004), le personali alla Certosa di San Michele a Capri (2004), da Mimmo Scognamiglio (Napoli, 2000 e 2004) e Flora Bigai (Pietrasanta, 2008).